Zecchino d'Oro VS "Io canto" e "Ti lascio una canzone"
Inizia la stagione televisiva ed iniziano le polemiche: i frati dell’Antoniano di Bologna insorgono contro i “Baby Talent Show” appena iniziati, colpevoli di alimentare il divismo nei bambini, che invece dovrebbero cantare per divertimento. La pietra dello scandalo, destinata evidentemente ad alimentare la polemica, come riporta il Corriere, è stata la presenza di Luana Chiaradia, tra i ragazzini di “Io Canto“.
Luana nel 2009 era allo “Zecchino d’Oro” e Sabrina Simoni, direttrice del Piccolo Coro dell’Antoniano, l’ha riconosciuta e ha dichiarato a Sorrisi: “Ci sono rimasta malissimo. A chi canta da noi auguriamo di continuare un percorso musicale, non una scalata televisiva”. Frate Alessandro Ciaspoli, direttore dell’Antoniano di Bologna, afferma: “Le nostre canzoni sono scritte per i bambini, negli altri show i piccoli si misurano con brani da adulti. Qua c’è il programma “dei” bambini, là programmi “con” i bambini. Cosa può capire un ragazzino di storie di amanti, tradimenti o altro… Probabilmente non fa caso al testo, e allora la sua è una semplice (sebbene ottima) esecuzione. Ma allora sembra passare il messaggio che conta “come” dici una cosa e non “cosa” dici.”
La prevedibile replica di Gerry Scotti: “Voglio ricordare a questi signori che prima di essere un presentatore sono un cristiano e anche un padre di famiglia. Queste preoccupazioni sono il primo a pormele. Penso ad alcune pubblicità o a certi programmi destinati ai bambini che usano un linguaggio o situazioni poco adatti per i ragazzi. Nel mio programma e, garantisco, anche in quello della Clerici, nessuno sentirà termini o frasi scabrose in bocca ai bimbi.”
Io voglio conoscere chi ha detto questo…ora nn perchè c’è di mezzo Luana Chiaradia… io ho un video di quando avevo 6 anni che cantavo “La Solitudine” di Laura Pausini e nn è che la cantavo per andare in TV ma perchè mi piaceva…come del resto mio nipote canta “Baciami ancora” di Jovanotti e tante altre canzoni…quindi per favore nn uscite di testa scrivendo cavolate…sono dei programmi dove i bambini si divertono cantano e ballano. Poi quando diventeranno grandi decideranno loro o la loro voce se cantare ancora… ma penso che cmq siano soddisfatti di quello che stanno facendo in questo momento. Allora carissimo Antoniano… evidentemente sono programmi che stanno avendo piu successo di voi… poi del resto siete stati i primi a mettere il televoto per i bambini,quindi fate silenzio che è meglio…
ho letto l’articolo dove la Sabrina Simoni dell’Antoniano… ha “riconosciuto” la bambina che ha partecipato l’anno scorso allo Zeecchino d’Oro…. vedo che la sua memoria è buona….. ma chissa’ perche’ è l’unica che ha riconosciuto…. dallaprima edizione di TI LASCIO UNA CANZONE a finire all’ultima di IO CANTO son passati decine e decine di bambini che hanno fatto lo Zecchino e anche a distanza di pochissimi mesi… potrei citarne tanti… ma Lei ha “riconosciuto” SOLO la piccola dai capelli rossi…. SIGNIFICA che pone attenzione al colore dei capelli dei bambini e non a quello che loro sono?… quindi come puo’ fare osservazioni di questo genere se anche per loro i bambini sono mezzi per raggiungere i loro scopi…. vendere CD…. guadagnare … lucrare … senza nulla dare ai piccoli che utilizzano come mezzo di supporto alle canzoni degli autori (SEMPRE GLI STESSI) … per poter guadagnare dal commercio che se ne fa di queste canzoni….
Ora si sentono perdere il terreno sotto i piedi perche’ i bambini non vogliono piu’ partecipare al loro show… perche’ si.. ormai non è piu’ lo stesso ZECCHINO D’ORO di una volta… quello dove c’era MAGO ZURLI’ …. TOPO GIGIO… MARIELE VENTRE…. ora è solo commercio di canzoni e i bambini sono solo mezzi di sostegno all’Antoniano.
Ormai anche le scelte che fanno sono solo incentrate sul NORD… e il SUD e il CENTRO sono penalizzati…. perche’ chi gestisce le selezioni è FIERA CAVALLI …. la CALABRIA sono anni che non viene presa in considerazione, la CAMPANIA, LE MARCHE, la PUGLIA anche …
Poi criticano le trasmissioni di Talent… i bambini dello Zecchino subiscono lo stesso trattamento, con la differenza che loro non vincono niente… e non ricevono niente di niente.