X Factor 4: la prima puntata
Si sono aperte ufficialmente ieri sera le porte della quarta edizione di X Factor e la serata ha spazzato via i timori di chi, come me, pensava che la mancanza di Morgan – la cui presenza ha aleggiato in sala per tutta la trasmissione grazie alla mise di Elio – si sarebbe fatta sentire. La nuova formula a quattro giudici convince in pieno, anche grazie all’accuratissima scelta dei protagonisti. La sempre inossidabile Mara Maionchi si conferma una colonna portante della trasmissione, capace di mediare fra la lucida follia di Elio e il divismo della Tatangelo vero lupo travestito da agnello, al centro delle polemiche prima ancora di vestire i panni del giudice. Incisiva anche la presenza di Ruggeri che sembra finalmente dare spazio alla musica più che allo spettacolo, una dote quest’ultima che è talvolta mancata alla terna dei giudici… Ventura docet!
Interessanti le scelte musicali. Nel gruppo selezionato da Elio (Over 24) regge bene il confronto con l’originale la versione di America della Nannini presentata da Nathalie, incomprensibilmente snobbata dal pubblico che la indica come prima aspirante al ballottaggio. Molto efficace anche la performance di Nevruz, che sa far dimenticare la sua versione “creativa” del testo di Se telefonando grazie al carisma e al suo essere sempre sopra le righe. Opaca invece Manuela con Una ragione di più, pezzo degli anni Sessanta, recentemente riproposto dalla Vanoni insieme ad una vecchia conoscenza di X Factor, Giusy Ferreri.
La selezione di talenti della Maionchi (Uomini 16-24) punta dritta al cuore del pubblico dando spazio a Stefano, il meno tecnico dei tre cantanti scelti dalla nonna Salice di X Factor, ma senza dubbio il più comunicativo. Se riuscirà a portare a casa la pelle in una jungla come quella del talent – questione sollevata da Ruggeri e assolutamente condivisibile – è una faccenda tutta da vedere, ma personalmente mi auguro di sì. Per inciso, molto azzeccata la scelta della bellissima Notturno di Mia Martini, scelta della quale si deve forse ringraziare la vocal coach Rossana Casale. Meno a fuoco, anche a causa di un inglese un po’ traballante, la performance di Davide, che ha cantato una storica ballad degli Aerosmith, dimostrando però di avere la stoffa per poter arrivare lontano, così come il giovanissimo (e un po’ acerbo?) Ruggero che ha cantato il classico di Pino Daniele, A me me piace o’ blues.
Coraggiosa la scelta di Anna Tatangelo (Donne 16-24) di una hit recentissima di Lady Gaga come Paparazzi per Sofia. Purtroppo la performance è deludente: per fare un certo tipo di pop bisogna esserci tagliati e la comparsa poco dopo sul palco di Katy Perry lo dimostra. Di segno diametralmente opposto ma altrettanto controcorrente la scelta di Grazie dei fior per Alessandra, ma il pubblico non premia la cantante che è la prima eliminata dell’edizione. Nella squadra fa miglior figura Dorina che, rimanendo nell’ambito del rock dei Gossip, riesce almeno a dimostrare tutta la sua grinta.
Sarei invece curiosa di capire quanto dello zampino di Ruggeri (Gruppi vocali) c’è nelle basi delle canzoni proposte dai Borghi Bros e dagli Effetto Doppler… Ad ogni modo, sui primi, che propongono Eppure soffia di Pierangelo Bertoli, si scatena la prima vera polemica della serata: come dice la Maionchi, per dare la giusta profondità ad una canzone simile non bastano due belle facce, ci vuole un vissuto intenso. L’azzardo di Ruggeri forse non ha colpito nel segno. Del tutto diverso il discorso sui Kymera che, pur non convincendomi a pieno, trovo anch’io (ma in questo non sono certo la sola) piuttosto interessanti. Come interessante e originale è stata la scelta di Frozen di Madonna, spettacolarizzata quel tanto che basta per non cadere nella trappola, individuata dal caposquadra, dell’effetto Albano & Romina.
Il nuovo Marco Mengoni, tuttavia, sembra ancora latitare…
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Certo, è difficile giudicare dalla prima puntata: di solito il programma cresce nelle puntate successive. C’è anche un altra questione: cantando “cover”, scelte da giudici e vocal coach, non sappiamo cosa saranno realmente capaci di offrire questi cantanti quando affronteranno il “loro” repertorio. Il segreto sta anche nel proporre degli inediti interessanti…
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nella scorsa edizione fin dalla prima puntata marco mengoni è stato capace di mettere d’accordo tutti, giudici e pubblico, mentre per il momento non sembra esserci un personaggio equivalente in questa edizione