Vicky Cristina Barcelona, di Woody Allen
Vicky e Cristina: due grandi amiche che non potrebbero essere una più diversa dall’altra. Tanto la bruna Vicky è fedele all’uomo che sta per sposare e alla propria visione dell’amore e dalle vita, tanto la bionda Cristina è disinibita e suscettibile alla passione piuttosto che all’amore.
Ma a volte alcune situazioni riescono a far venire a galla lati nascosti che non si pensa di avere: e proprio questo accade alle due amiche, quando conoscono, durante il loro soggiorno a Barcellona, il pittore Juan Antonio, finito alla ribalta sui giornali scandalistici per le continue e violente liti con la moglie Maria Elena.
L’uomo proprone alle due ragazze un menagè a trois, del quale ovviamente nulla vuole saperne Vicky, al contrario di Cristina che accetta.
Rassicurata sul fatto che avrà una stanza separata, Vicky segue l’amica e Juan Antonio in un hotel ad Oviedo.
Quando arriva la sera, Cristina si prepara alla notte d’amore col bel pittore, mentre Vicky rimane orremovibile sul suo rifiuto.
Ovviamente il fulcro della storia ha inizio in questo momento, in cui Allen sfoggia grandi qualità di regista – aiutato anche dagli attori di cui si è circondato: Scarlett Johansson, Penelope Cruz, Javier Bardem e Rebecca Hall -, sondando le parti celate e recondite della psicologia di ogni personaggio, facendoli interagire fino a creare una sottile rete di rapporti interpersonali che va a costituire quell’effetto domino tale che ad ogni azione di Cristina si ha una reazione di Vicky, che va a sua volta ad influenzare Juan Antonio e a coinvolgere Maria Elena, fino a ricominciare tutto da capo in un moto perpetuo ed insolvibile.