Nelle sale “One Day”, l’ultima fatica della regista di “An Education”. Da un bestseller di David Nicholls
Durata 107 min.
USA 2011
Bim Distribution
Con Anne Hathaway, Jim Sturgess, Patricia Clarkson, Ken Stott, Rafe Spall
Uscito lo scorso venerdì 11 novembre il nuovo film di Lone Sherfig, regista danese balzata al successo lo scorso anno con An Education, tratto dall’omonimo romanzo di Nick Hornby. Qui, la Sherfig si ripete: nuovo film, nuovo adattamento (anche questo film è tratto da un romanzo omonimo, questa volta di David Nicholls, che ne è anche sceneggiatore).
Edimburgo. Emma (Anne Hathaway) e Dexter (Jim Sturgess), poco più che due sconosciuti che frequentano lo stesso liceo, un po’ alticci dopo i festeggiamenti per il diploma, trascorrono la notte nello stesso letto. E’ il 15 luglio 1988. Da allora seguiremo l’evolversi della loro vita, puntualmente, per vent’anni: sempre lo stesso giorno di ogni anno, sempre quel 15 luglio, vedremo cosa sta succedendo nelle vite di Emma e Dexter, ormai diventati amici. Lei, sognatrice idealista, di fatto costretta ad una vita da cameriera in un ridicolo ristorante messicano; lui, bello e tormentato, cinico erede di una famiglia benestante che, entrando nel mondo dello spettacolo, si perde nel tunnel della droga e del sesso facile, fino al fallimento delle sue “great expectations” (per chiamare in causa Dickens, citato anche da Nicholls nel romanzo). I due, pur conducendo vite diverse, continueranno a cercarsi, anno dopo anno, sfuggendosi, rincorrendosi e –finalmente- incontrandosi.
Non è la prima volta che un romanzo di Nicholls approda sul grande schermo (era già successo con Starter for ten, che ha ispirato l’omonimo film di Tom Vaughan). Ma in One Day la questione della trasposizione letteraria in chiave cinematografica suscita particolare interesse. E a complicare il tutto, va detto che il romanzo One Day è diventato un vero e proprio bestseller nel 2009. I molti che lo hanno amato, gli stessi (o meglio, LE stesse) che sono entrate al cinema premunite di fazzoletti anti-lacrima, non possono fare a meno di notare che le prime 90 pagine sono state liquidate in 16 minuti di film, con inevitabili tagli narrativi e decurtamenti di senso, scelta voluta dal lavoro a quattro mani di regista e sceneggiatore. I due hanno optato per una rappresentazione inconsulta, fatta di piani temporali che si susseguono e si incastrano l’uno nell’altro: il film si apre con un flash-back e, dal 2006, ritorniamo indietro direttamente al 1988, fino a riprendere poi, sul finire del film, la narrazione da dove si era aperta. Il senso si guadagna poco alla volta e anche i fans del romanzo sembrano spiazzati dalla scelta traspositiva.
Hathaway e Sturgess sono credibili nei loro ruoli di amici-amanti che eternamente si rincorrono. Ottima l’affinità tra loro. Belle le sognanti atmosfere un po’ retrò.
Curiosità: One Day è stato girato in otto settimane durante l’estate del 2010, in circa 50 location diverse.
Commedia romantica intelligente e divertente, che non si piega agli stereotipi hollywoodiani.