Mostre: Divine flesh [shop] di Luca Donnini
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Ancora un’iniziativa promossa dallo spazio polifunzionale e temporaneo FragileContinuo di Bologna che, dal 31 gennaio al 13 febbraio 2009, propone Divine flesh [shop], una narrazione per immagini attraverso gli scatti fotografici di Luca Donnini. Di seguito il comunicato stampa dell’evento.
«Il Corpo fatto a pezzi, astratto, ricomposto e congelato in frammenti quotidiani di varia intimità. Scatti raccolti in “set” dalla forte potenza iconografica, ironici, barocchi, scanzonati, immaginifici, saturi di colore in cui il corpo offerto agli occhi dello spettatore “parla”, attraverso le immagini che l’artista crea. Lo spazio polifunzionale temporaneo “Fragilecontinuo” ospita Luca Donnini in una retrospettiva fotografica, in mostra dal 31 gennaio al 13 febbraio 2009.
Catturato e sezionato con il bisturi del digitale, riportato alla vibrazione palpitante della materia nella scelta di stampa su fogli di silicone di grandi dimensioni che si fanno trittico, il corpo decontestualizzato in frammenti che diventano tasselli di una nuova composizione è il materiale di partenza di “Carne”. L’occhio cannibale, violento, chirurgico, collezionista, taglia a pezzi un’unità, ne elimina testa, seno, sesso, ne isola linee, accosta, riassembla, ricuce, crea un “uno” inedito, che è risultato di solo uno tra i tanti possibili percorsi nella ricomposizione quasi feticistica di un corpo stravolto in sole forme pure, che mantengono il calore materico della carne.
La pellicola, il bianco e nero, la perfezione tecnica di sapore quasi archeologico della storica biottica Rolleiflex: da qui partono “Stories”, da quando la macchina fotografica è inizialmente per l’artista una sorta di protezione, che tuttavia non crea distanza, nelle incursioni nel quotidiano dei soggetti ritratti. Anche in questo caso, corpi, che parlano attraverso la loro nudità; corpi congelati in immagine nell’intimità del loro contesto, senza tuttavia volontà documentaristica. Collezionismo, ancora; “gioco”, inganno percettivo della vista. Restituzione in immagine della liquidità mobile dell’identità di genere, tema spesso ricorrente in questi ritratti in cui è il momento che precede lo scatto a costituire la parte più complessa e impegnativa del lavoro.
Ritorno al colore, al digitale, incursioni nell’ironia, infine, per l’ultima serie in esposizione a “Fragilecontinuo”, canzonatoria fin dal nome: “Santini&donnini”. Semplicemente da vedere e da lasciar parlare, nella loro potenza iconografica spiazzante, visionaria, di grande raffinatezza: corpi vestiti, corpi interpretanti, in rapporto ammiccante e giocoso con l’obiettivo.»
“Divine Flesh [shop]” di Luca Donnini
31 gennaio – 13 febbraio 2009
Laboratorio FragileContinuo
via Paolo Giovanni Martini 38H – Bologna
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