Mostra “Lungo il Nilo. Ippolito Rosellini e la spedizione franco-toscana in Egitto (1828-1829)” al Palazzo Blu di Pisa
Dal 28 Aprile fino al prossimo 25 Luglio Palazzo Blu, a Pisa, apre le porte alla mostra, curata dalla Prof.ssa Marilina Betrò, “Lungo il Nilo. Ippolito Rosellini e la spedizione franco-toscana in Egitto (1828-1829)”.
L’esposizione, promossa dalla Fondazione Cassa di Risparmio di Pisa, presenta al pubblico oltre duecento reperti (in prevalenza disegni e manoscritti) provenienti dalla Biblioteca Universitaria pisana, dalle Collezioni Egittologiche dell’Ateneo, dal Museo dell’Opera Primaziale, dal Museo Botanico cittadino e dal Museo Egizio di Firenze.
Il visitatore è invitato a scoprire lo straordinario patrimonio artistico riportato in Toscana da Ippolito Rosellini e Jean-François Champollion ed è “idealmente” partecipe al viaggio dei due celebri studiosi nella terra dei faraoni.
Infatti, il nastro blu del Nilo attraversa le tappe principali della spedizione (da Alessandria ad Abu Simbel fino alla Seconda Cateratta), ed è punto di riferimento durante il percorso della mostra, oltre a svolgere la funzione di filo conduttore tra il Cairo e Pisa.
Il legame di interscambio tra l’Italia e l’Egitto è reso possibile dall’emblematica figura di Ippolito Rosellini, nato nel 1800 all’ombra della Torre Pendente, e
diventato a soli ventiquattr’anni professore di Lingue Orientali all’Università di Pisa.
Egli gettò le basi per lo sviluppo della moderna egittologia grazie agli studi condotti, direttamente sul campo, insieme al maestro ed amico Jean-François Champollion, il famoso studioso francese che ha decifrato la Stele di Rosetta permettendo la traduzione dei geroglifici.
Mentre, a Giuseppe Angelelli e ad Alessandro Ricci va il merito di aver realizzato numerosi disegni ed acquerelli che riportano fedelmente le scene rappresentate su tombe e templi dell’antico Egitto.
Le opere grafiche dei due pittori della spedizione franco-toscana, voluta nel 1828 dal Granduca Leopoldo II e dal re di Francia Carlo X, sono state raccolte dalla Biblioteca Universitaria di Pisa e vengono esposte in grande quantità lungo il percorso espositivo della mostra.
Inoltre, a Palazzo Blu è possibile osservare anche i campioni delle piante raccolte da Giuseppe Raddi, il naturalista dell’impresa egiziana, e i reperti etnografici riportati dalla Nubia dall’Ing. Gaetano Rosellini, zio di Ippolito che aveva accompagnato il nipote nella campagna di ricerca.
Jean- François Champollion e il suo giovane allievo pisano erano supportati, durante il viaggio di studio in Egitto, da una selezionata équipe di studiosi e professionisti composta da sei toscani e altrettanti francesi che portarono in patria un cospicuo tesoro storico-artistico.
I sarcofagi, i bassorilievi e tutti gli altri oggetti ritrovati durante la spedizione congiunta italo-francese hanno un valore che oltrepassa il dato estetico in funzione di una valenza archeologica fino a quel momento sconosciuta.
Il valore scientifico delle scoperte condotte tra il 1828 e il 1829, testimoniato dall’immane corredo grafico e pittorico formato dagli acquerelli e dagli appunti su taccuino presenti alla mostra, costituisce la base fondamentale per gli studi successivi proseguiti, ancor oggi nell’Ateneo pisano, da Edda Bresciani e da Marilina Betrò che ha ricostruito attraverso documenti, diari ed altri oggetti l’affascinante viaggio di Rosellini e Champollion alle origini della civiltà egiziana.
“Lungo il Nilo. Ippolito Rosellini e la spedizione franco-toscana in Egitto (1828-1829)”
Dal 28 Aprile al 25 Luglio 2010
Palazzo Blu- Via Pietro Toselli, 29 Pisa
www.mostraegittopisa.it
Complimenti per l’iniziativa, è molto interessante e mi
appassiona, sarà un successo.
Con cordialità
elio nizzoli