Mostra “Arte in Toscana: dalla macchia al contemporaneo” edizione 2011
Sabato 15 Gennaio è stata presentata a Pisa, presso il CentroArteModerna, la mostra “Arte in Toscana: dalla macchia al
contemporaneo” a cura di Massimiliano Sbrana, direttore della celebre galleria che si affaccia sul lungarno Mediceo.
La collettiva raccoglie le opere di: Adinolfi Paola, Aiello Paolo, Arcidiacono Gaetano, Avanzi Paolo, Balzano Ciro, Battaglia Marco, Bertoni Fabio, Bonfanti Gino, Cavedon Livio, Consorti Lorella, Da Vicchio Giulio, Falconio Otello, Giocondo Fabio, Guidi Guido, Liberatore Fausto Maria, Lunardi Daniele, Mammana Vittorio, Marchi Curzio, Marongiu Tinamaria, Meucci Mario, Michelozzi Corrado, Natali Renato, Pagano Maurizio, Pavlenko Vira, Ferruccio Rontini, Schinasi Daniel, Viviani Giuseppe.
La rassegna artistica si ripete puntualmente in questo periodo, ormai da diversi anni, per presentare al vasto pubblico un momento di incontro/confronto delle diverse espressioni artistiche, legate al territorio ed aperte oltre i confini nazionali.
Infatti, le opere in esposizione sono state realizzate da artisti italiani e stanieri, uniti dallo stesso intento: comunicare ed interagire, attraverso l’Arte, con lo spettatore e la sua più intima sensibilità.
Basti pensare al “turbinio di emozioni” suscitato dalla tempera su tavola di Daniel Schinasi che sublima i luoghi della memoria in una visione inedita della drammatica shoah.
Come ricorda Massimiliano Sbrana, nella sua introduzione d’apertura alla mostra, l’opera è inserita nel calendario delle celebrazioni del prossimo 27 Gennaio e rende concreto l’impegno “a non dimenticare”.
La riflessione sugli orrori del passato e la necessità di “aprire l’animo” verso le possibilità future caratterizza anche l’intervento della poetessa Sandra Lucarelli che si sofferma sul tema del viaggio, dentro la natura e “alla radice stessa dell’umanità“(come esemplificato dalla maestria di Paola Adinolfi) che concatena tutti gli artisti, presenti alla mostra, in una visione personale del dato realistico, capace di andare “oltre alla superficie”.
Infatti, al di là delle tecniche utilizzate (disegni a penna e a matita, olio, acrilico e fotografia) ogni opera esposta al CentroArteModerna è prima di tutto espressione di emozioni, sentimenti e sensibilità capaci di istaurare un armonioso dialogo tra forme figurative ed astratte.
Le opere presenti alla mostra rappresentano visioni naturalistiche, aderenti al reale (Gaetano Arcidiacono, Gino Bonfanti, Otello
Falconio, Curzio Marchi, Mario Meucci, Vira Pavlenko, Ferruccio Rontini) oppure immerse in “un’atmosfera trasognata” (Lorella Consorti e il “Volo”, al confine del sogno, dei suoi cigni) che attribuiscono valore emozionale al colore e alla sua stesura, mai banale.
Le raffigurazioni umane, oltre ad attribuire un’importanza rilevante al dato cromatico, si caratterizzano per una particolare
attenzione all’impianto illuministico (Paolo Aiello e le sue figure di ascendenza caravaggesca) e per la linea che, a volte
è rigoroso strumento di definizione delle figure (Ciro Balzano e la pittura metafisica intrisa d’amore per le antichità classiche), e in altri casi, diventa mezzo di sfaldamento delle forme (dall’immagine ancora a tratti definita di Fabio Giocondo fino ad arrivare alla scomposizione assoluta di Paolo Avanzi).
Al di là della scelta tematica, sono degne di nota le sperimentazioni artistiche “oltre il contemporaneo”: dall’erudita ambivalenza fotografica di Vittorio Mammana, passando attraverso l’attenzione alla materia con “accenni poetici” (supporto bidimensionale di opere caratterizzate da un più vasto respiro: Fabio Bertoni e Livio Cavedon) e di “viva sensibilità” (tridimensionalità materica espressa da Daniele Lunardi e Maurizio Pagano) fino a raggiungere la vera e propia istallazione con Tinamaria Marongiu.
Mentre la “sinergia” dell’opera “Where is the learning tower”di Marco Battaglia che raffigura un’inedita immagine di Pisa (nella foto), lontana dalla canonica ricerca della Torre pendente, come “centro focale” della visione della città, ci riporta alla ricomposizione della forma e ci insegna ad apprezzare “squarci” di creatività ed innovazione nell’apparente ordinaria quotidianità.
“Arte in Toscana: dalla macchia al contemporaneo”
Dal 15 Gennaio al 9 Febbraio 2011
CentroArteModerna
Lungarno Mediceo, 26
Pisa
Ho apprezzato l’articolo e in particolare la parte dedicata al mio ciclo di opere “Where is the Leaning Tower?”,in quanto mostra di aver colto appieno uno dei due aspetti o chiavi di lettura che hanno mosso la riflessione e la conseguente ricerca, ossia l'”apparente ordinaria quotidianeità”.
…noto quanto risulti ancora difficile da identificare e commentare l’universo infinito delle “Installazioni”…opere fortemente presenti nel mondo del Contemporaneo…Un pò più di curiosità nella ricerca e libertà di lettura ed analisi senza vincoli preconcetti, potrebbe essere utile a rompere quegli schemi e simbolismi, che ridondanti, sulla via del 3000, ancora imprigionano la fantasia creativa :-) TM