Mostra “Arte in Toscana: dalla Macchia al Contemporaneo”- edizione 2010 al Centro Arte Moderna di Pisa
E’ stata presentata sabato 16 gennaio 2010 a Pisa, presso il Centro Arte Moderna, la mostra “Arte in Toscana: dalla Macchia al Contemporaneo” a cura di Massimiliano Sbrana, direttore della celebre galleria che si affaccia sul Lungarno Mediceo.
Nello spazio espositivo, nato nel lontano 1976 per volontà del Comm.re Nilvano Sbrana e padre dell’attuale responsabile organizzativo, trovano spazio ben ventiquattro artisti che trapassano i confini locali per ampliarsi verso una dimensione europea.
Sono presenti, a partire dal primo e secondo Novecento toscano fino ad arrivare alle più recenti sperimentazioni contemporanee, le opere realizzate da: Ciro Balzano, Donatella Bertino, David Biasini, Gino Bonfanti, Milvia Botticelli, Livio Cavedon, Gabriele Fastame, Sabrina Garzelli, Simone Giaiacopi, Anna Maria Guarnieri, Dhimitraq Kote, Alexander Leal Cid, Donato Lotito, Luisa Maggioni, Curzio Marchi, Mauro Martin, Corrado Michelozzi, Renato Natali, Ferruccio Pizzanelli, Giuseppe Rizzo Schettino, Claudio Semino, Patrizia Simonetti, Lorenzo Vadi e Umberto Vittorini.
Accanto ai quadri di artisti scomparsi (Bonfanti, Michelozzi, Natali, Pizzanelli e Vittorini) trovano la loro naturale collocazione realizzazioni artistiche recenti, capaci di dialogare con il passato e di procedere parallelamente a esso per giungere, secondo un comune intento, alla mente e al cuore dell’osservatore.
Questo richiamo emozionale palpita nella materica pitto-scultura di Anna Maria Guarnieri. L’artista, in Omaggio all’Impero, intende suscitare un’attenta riflessione sulla concretezza e l’attualità dei valori costitutivi delle civiltà antiche, per offrire solide radici al moto perpetuo della vita, simbolicamente rappresentato negli ingranaggi che, contraddistinguono le sue produzioni artistiche.
L’universalità dell’arte, nel suo continuo ed incessante ricrearsi, in un fluente divenire, si ritrova nell’opera Orizzonti di Gabriele Fastame che invita ad allontanarsi dalle certezze precostituite per prestare attenzione all’essenza più intima e vera dell’esistenza. Infatti, la visione reale e, al contempo quasi trasognata, della terrazza Mascagni di Livorno è destinata a sfaldarsi nel vorticoso turbinio della pavimentazione sovrastata da una donna statuaria che tutto avvolge nella sua potenza creatrice e rivela, nell’apparente debolezza delle sue forme rotondeggianti, tutta la forza insita nella delicatezza femminile.
Accanto al colto simbolismo di Guarnieri e Fastame trovano la loro naturale dimensione altri tre artisti toscani che esprimono, con generi e tecniche tra loro differenti, la loro personale sensibilità artistica.
Il vivo realismo e la bravura esecutiva sono tratti tipici del ritratto Ermanno di Simone Giaiacopi reso vivo e comunicativo dall’attenzione al dato illuministico negli occhi magnetici e nella trama accurata del maglione che rivelano un interesse meticoloso al dettaglio.
La stessa ricerca del particolare si ritrova nella sapiente maestria cromatica di Sabrina Garzelli in Vanità che attrae il passante (è collocata nella vetrina della galleria) sul vezzoso intreccio della collana e lo invita a non lasciarsi fuorviare dall’apparente impersonalità dell’opera, nata esclusivamente per rispondere ad esigenze interiori.
Anche Curzio Marchi in Pineta intende interagire con lo spettatore, facendo emergere le pieghe più nascoste della sua anima, nelle macchie veloci e riflessive di un attento studio che esce dai confini naturalistici dell’esperienza visiva per raggiungere confini astratti ed irreali.
La forma compie la sua definitiva dissoluzione nelle opere di altri tre artisti che escono dall’orbita toscana con la milanese Luisa Maggioni, la veronese Donatella Bertino e raggiungono l’Albania con Dhimitraq Kote.
In Riemergere, Luisa Maggioni dipinge il grigiore della sua città, affastellata in file di costruzioni addossate una all’altra, con pennellate capaci di rendere, in pochi ed elementari tratti, tutta la complessità del paesaggio urbano.
La visione del reale trapassa il dato sensibile e si erge a potente esortazione all’azione, in una spinta che, dal personale (l’interesse per la pittura rupestre che si legge nella scelta coloristica e nell’uso di simboli arcaici) si allarga all’universale per trasmettere valori e sentimenti che rivivono in piccoli tocchi vermigli capaci di accendere una viva sensibilità alle tematiche più attuali.
L’attenzione al colore assume tinte variopinte nell’opera Astratto di Donatella Bertino che, nella fusione delle diverse graduazioni cromatiche, ricerca un’istintiva espressione interiore.
I toni chiari e quelli scuri sono muti messaggeri di stati d’animo che, passano dal gioioso al malinconico, e serpeggiano silenti nel ritmo sinuoso delle linee per affidare al linguaggio pittorico le sensazioni più profonde.
L’attenzione assoluta al colore e la rappresentazione interiore dell’artista attraverso l’opera d’arte raggiungono il totale abbandono della forma in Composizione astratta n. 7 di Dhimitraq Kote. L’intricato tracciato di linee cromatiche, volute dallo sgocciolamento intenzionale del colore sulla tela, nella sua apparente casualità, rompe i legami con il reale e si colloca in una dimensione atemporale accentuata dall’appiattimento della superficie.
La presenza, in questa interessante mostra, di pittori che escono dai confini nazionali, ribadisce come il linguaggio artistico possa creare un dialogo libero ed aperto con il mondo intero e contribuire alla comunicazione di popoli lontani geograficamente ma vicinissimi nei sentimenti e nelle aspirazioni.
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“Arte in Toscana: dalla Macchia al Contemporaneo”
edizione 2010
Dal 16 gennaio al 10 febbraio 2010
Centro Arte Moderna
Lungarno Mediceo, 26
Pisa
Il tuo linguaggio è un arte da da tenere in grande
considerazione.Spero di avere la fortuna di darti
motivo di occuparti della mia modesta arte
curzio.
Bellissimo articolo Federica! Grazie per il commento a “riemergere”…mi è piaciuto talmente tanto che mi picerebbe aggiungerlo sul mio sito nella sezione “dicono sulle mie opere”, un abbraccio, alla prossima,
Luisa
Cara Federica sei grande! in poche parole hai saputo sintedizzare egregiamente il mio pensiero che spero si manifesti e diventi evidente a tutti coloro che guardano la mia lunga e intensa produzione artisrtica. La redazione del mio portale http://www.pittart.com ha anche realizzato un video su “Arte in Toscana” che ovviamente puoi pubblicare e mostrare ai visitatori di IDRANET.
Grazie Federica. Con grande professionalità e sensibilità hai dato voce alle opere presenti, riuscendo a legare con gran garbo diversi stili e tematiche. Bene anche per la mia opera. Auguri ed in bocca al lupo per la prossima occasione.
Gabriele.
Grazie e complimenti per il linguaggio accuratamente adottato per la descrizione di tutte le differenti opere. Mi è piaciuto molto il pezzo “sgocciolamento intenzionale” e “dimensione atemporale”. Spero di mantenerci in contatto per altri eventi. Alla prossima,
Dhimitraq