Arte contemporanea

Mostra «Tiempo Muerto», Juan Pablo Macias, Kunstraum Monaco di Baviera (23.8 – 2.9.2012)

Tiempo Muerto è un progetto concepito come mostra itinerante che si pone come obiettivo l’acquisto di un nuovo spazio per la Biblioteca Social Reconstruir rendendola così nuovamente accessibile al pubblico. Una delle idee di base del progetto è di deviare denaro proveniente dal mondo dell’arte per finanziare l’iniziativa. La prima mostra del progetto si è tenuta presso lo Studio Gennai di Pisa nel marzo 2012. Da allora un meccanismo creativo ed economico è stato messo in moto; durante l’artist-in-residence di Juan Pablo Macias al kunstraum muenchen, saranno prodotti 300 identiche copie di vinili. La compilation dei vinili contiene canzoni messicane dei gruppi anarco-punk che hanno già collaborato con la libreria organizzando concerti libertari per raccogliere fondi per le attività della biblioteca.

Lo stock dei 300 dischi è stato progettato come una scultura da mettere in vendita nel suo complesso, il quale profitto si divide in parti eque per l’artista, la galleria, la produzione e la maggior parte per l’acquisto della nuova sede. Sulla foderina interna dei vinili, un testo dall’americano anarchico-individualista Benjamin Tucker (1854-1939) riguardante pratiche monopolistiche, riflette le teorie di Marx, Proudhon e Josiah Warren, mettendo in evidenza la discrepanza tra “un’equa distribuzione delle merci e il capitalismo “.
I principi anarchici di distribuzione della proprietà di AK Owen (1848-1916), un ingegnere americano, riformatore utopico e fondatore di Topolobampo in Sinaloa, in Messico, comunità anarchica ideale basata sulla della “Integral Cooperation”, verranno direttamente incisi e proclamati sulle pareti del kunstraum muenchen.

La Biblioteca Social Reconstruir – BSR – fu fondata nel 1978 a Città del Messico da Ricardo Mestre Ventura, un anarchico veterano della guerra civile spagnola. Nel 1980 fu aperta al pubblico e da allora è diventata la più grande risorsa di testi anarchici dell’America Latina. Nel luglio del 2009, a seguito di un ordine di confisca, i locali della biblioteca furono messi sotto sequestro. Grazie a un intervento tempestivo di un fronte comune di amici frequentatori della biblioteca, si riuscì a trasportare la collezione fuori dagli edifici confiscati. Da allora più di cinquemila libri, 4500 giornali e diversi documenti sono immagazzinati in un piccolo appartamento a Città del Messico, chiusi dentro a scatoloni.

La mostra, che può essere visitata tutti i giorni dalle ore 17:30 alle 21:00, presenta anche una serie di video riguardanti gli eventi collegati alla Biblioteca Social Reconstruir dopo la sfratto nel 2009. Un giornale, il progetto editoriale Tiempo Muerto, offre un’ indagine retrospettiva della biblioteca, mostra lle strategie che saranno utilizzate per raggiungere l’obiettivo di acquistare una nuova location per la libreria e si offre da piattaforma generale per ripensare e discutere i collegamenti tra arte e anarchismo.

«Annunciare l’obiettivo di acquistare uno spazio per la BSR a Città del Messico come progetto artistico potrebbe sembrare un intento suicida, e probabilmente lo è, ma accettare di essere intimidito da circa 30.000 euro (il costo per l’acquisto di una nuova locazione), è come accettare il fatto che il denaro può che essere accumulato solamente da grandi corporazioni e stati attraverso il commercio di mercanzia trattata e trasformata, con la sola intenzione di arricchire se stessi. Al contrario, chi può dire che preservare una delle più grandi biblioteche specializzate in anarchismo non sia di primaria importanza per tutti gli uomini?»
Juan Pablo Macias, gennaio 2012

Il lavoro di Juan Pablo Macias (Messico, 1974) esplora la relazione tra sistemi di rappresentazione e affettività e analogicamente, tra il sapere imposto dal potere e conoscenza insurrezionale. Con le sue azioni, interventi e lavoro sugli archivi, intende provocare tensioni tra le istituzioni, tra le pratiche artistiche e il settore sociale, sostituendo la semantica piatta con la produzione di programmi che operano direttamente sui corpi biologici, sociali ed economici. Il suo lavoro è stato esposto nei musei d’arte più importanti in Messico e nel resto del mondo.

In Messico ha esibito nel Museo Universitario de Arte Contemporáneo, Museo Universitario de Ciencias y Artes Colonia Roma, Museo de Arte Moderno, Museo Carrillo Gil, Museo Tamayo Arte Contemporáneo e Museo Amparo a Puebla. All’estero nel Centro Nazionale di Mosca per l’Arte Contemporanea, Musée d’Art Contemporain du Val-de-Marne a Parigi, nella Galleria Playspace a San Francisco; P74 Gallery di Lubiana, Fondazione Antonio Ratti e Assab One in Italia, a Berlino nel Künstlerhaus Bethanien, e l’artista-run-space una certa mancanza di coerenza a Oporto. Il suo lavoro è stato presentato nella mostra itinerante Emercency Biennale, alla 10° Biennale di Istanbul, e recentemente (2012), nella mostra Resisting the Present : Messico 2000-2012, tenutasi al Musée d’Art Moderne de la Ville de Paris.

JUAN PABLO MACIAS
TIEMPO MUERTO
«THEN THE HANDWRITING MAY BE READ UPON THE WALL»
(A.K. Owen, 1897)
a cura di Emily Barsi

KUNSTRAUM MÜNCHEN
Holzstrasse 10
Monaco di Baviera
24.8 – 2.9.2012
17.30 – 21:00
Opening: giovedi 23 agosto ore 19

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