Libri: “Donne di carta – Tracce di donne nell’Archivio di Stato di Novara”
L’Archivio di Stato di Novara ha la sua splendida sede in un edificio che risale alla seconda metà del XVII secolo e faceva parte del convento delle monache di S. Maria Maddalena, insediate nella zona a partire dal Seicento. Già nel 1806 l’edificio smette di essere una chiesa e diventa sede dell’Archivio Notarile. La facciata viene realizzata negli anni cinquanta dell’Ottocento e a coronamento del portale d’ingresso viene collocata l’opera dello scultore Giuseppe Argenti: il Genio della Conservazione.
Si tratta in realtà di una Genia, un’autorevole figura femminile incoronata d’alloro e assisa tra volumi, pergamene, rotoli e scudi araldici. Svolto sotto la protezione della Genia e con il competente aiuto della direttrice dell’Archivio, Maria Marcella Vallascas, quest’opera, scritta da Emiliana Losma e Ferdinanda Vigliani, è ispirato alla mostra che nel 2008 venne proposta alle scuole novaresi col fine di far nascere nei giovani l’amore per la ricerca storica e interessarli a seguire le tracce lasciate dalle opere e dalla vita delle donne tra i documenti che l’Archivio conserva. Donne notabili e orfane, attrici, cantanti, letterate, contadine, levatrici e patriote, donne che si impegnarono nel sociale, nella filantropia, nell’educazione, in politica.
Il volume, che non ha pretese di completezza e anzi si considera un assaggio e un invito a proseguire le ricerche, è una sorta di tuffo nelle acque profonde dei secoli trascorsi e nelle vite delle donne che in quei tempi hanno agito – o cercato di agire – la loro libertà e la loro creatività.
“Donne di carta” è edito da Seb27, con l’introduzione di Maria Marcella Vallascas, Centro Studi e Documentazione Pensiero Femminile, Donne del Piemonte.
–Seb27, Idranet