Libri: “Retablo” di Vincenzo Consolo
La Sicilia in uno splendido affresco barocco e due fughe d’amore parallele e distinte sono i poli di questo libro, fra i più importanti di Vincenzo Consolo.
Nato nel 1933 Consolo è una delle voci forti del nostro Novecento, amata da scrittori come Sciascia e Camilleri, e come loro di origini siciliane.
In Retablo protagonista è proprio la Sicilia, attraversata avventurosamente dall’eterna coppia nobile-servitore, in questo caso un ricco pittore illuminista e l’umile frate che gli fa da guida.
In questo caso, però, sia il razionale Don Chisciotte che il suo Sancio Panza, il frate Isidoro, sono in fuga da due impossibili Ducinea, una nobile e solo evocata, l’altra più concreta e (forse) più simile al modello.
Consolo alterna e incastra sapientemente i linguaggi in relazione al loro ambiente, alle storie che si intrecciano in questo viaggio in tre tempi: Oratorio, Peregrinazione e Veritas; mentre Isidoro intenerisce e fa sorridere, la lingua del pittore Fabrizio Clerici incanta e trascina; chiude una Veritas romanticheggiante nella sua semplice nudità.
Alle peregrinazioni e alle avventure dei due fa da sfondo un’incredibile Sicilia, splendida e piena di contraddizioni: magnanimi signori e meschini approfittatori, briganti generosi e nobili barbari, paludi malariche e lande bruciate dal sole.
A ogni passo risuona l’eco dei popoli antichi che hanno abitato questi spazi, il piede inciampa spesso in monconi di statue e capitelli: un viaggio fuori dal tempo e attraverso molti tempi diversi, dai quali resta escluso forse solamente nostro moderno.
Vincenzo Consolo
Sellerio Editore