Italia's got talent… ma anche il resto del mondo
Il format “Got Talent” è stato creato da Simon Cowell, lo stesso ideatore del format X Factor, per la britannica ITV anche se in realtà la prima vera serie è andata in onda nel 2006 negli Stati Uniti, e ha dato origine a spinn-off in 30 Paesi nel mondo. Su Canale 5 è andata in onda, il 12 aprile, la prima “vera” puntata di Italia’s got talent (dopo il successo della puntata pilota del 12 dicembre scorso), che ripropone gli schemi della vecchia Corrida, con ritmo e stile più moderni apprezzati dal pubblico, che ha fatto registrare uno share medio del 27.42% pari a 5 milioni 976 mila telespettatori. Sei puntate con Simone Annichiarico e Geppi Gucciari che introducono i candidati all’esibizione: dal back stage, intervista i concorrenti pre e post performance. In giuria Maria De Filippi (co-produttore), Gerry Scotti e Rudy Zerbi, presidente della Sony.
Punti di forza del programma, sono la ricchezza delle proposte, la moltitudine dei generi di esibizione, delle tipologie di intrattenimento e la variegata età dei partecipanti – da 0 a 99 anni – che trovano l’occasione per mostrare la loro libertà di espressione senza limiti.
Ogni concorrente si esibisce per due minuti e può essere fermato dalla giuria, con un pulsante, anche durante la performance. Solo il pubblico è a conoscenza dell’identità e della specialità in cui si esibisce ogni performer, mentre i giudici vivono la sorpresa. Lo show prevede un vincitore a serata, per eleggere alla fine il più talentuoso. Per quanto riguarda la musica, i vincitori della puntata, promossi a pieni voti dai giudici sono gli “Wham italiani” come li ha definiti Geppi Cucciari dietro le quinte con Simone Annichiarico. Federico e Alberto, uno viene da Brescia e l’altro da Rimini, si presentano sul palco con un violoncello e il pianoforte. Alberto spiega che la loro musica si incrocia e diventa un tutt’uno “quasi come se facessimo l’amore”.
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