Eventi: “Allinclusive” a Pisa
Si chiude oggi Allinclusive, ciclo di eventi e incontri su “Generi e identità. Educare alle differenze”, iniziato a Pisa questo lunedì.
È un calendario fitto di attività quello che ha investito la città di Pisa questa settimana, tutti incentrati sul rapporto fra i generi e l’identità dell’essere umano e le difficoltà che ancora trova nella nostra società chi si riconosce in un ruolo di genere che non sia quello della sessualità più tradizionale.
In particolare cuore dell’iniziativa sono state tre Giornate di Studio: innanzitutto “Educare alle differenze”, workshop incentrato sull’omogenitorialità e le difficoltà che incontra nella nostra società; quindi la giornata di studio su “Eteronormatività e mezzi di comunicazione”, che si è occupata dei messaggi sessisti e omotransfobici veicolati dai media e nei diversi aspetti del quotidiano. Infine la prima giornata di studio sull’Omosessualità femminile nella cultura italiana, che ha visto interventi di studiosi provenienti da tutto il mondo ma anche di giovani ricercatori italiani.
Inaugurata lunedì 12 aprile, Allinclusive è la dimostrazione della forza e della competenza che i giovani sanno dimostrare quando ne hanno la possibilità: alcuni studenti e laureati dell’università di Pisa sono i primi promotori e tra i principali organizzatori di questo evento senza precedenti. Hanno appoggiato e sostenuto il loro entusiasmo, facendosi organizzatrici di eventi paralleli, molte associazioni (Arcigay e ArciLesbica di Pisa, Glauco, l’Associazione Trans Genere, le Famiglie Arcobaleno, Agedo e Sinistra Per…) ma anche gli enti pubblici (Comune e Provincia di Pisa), l’Università con il suo Comitato per le Pari Opportunità insieme all’Azienda Regionale per il Diritto allo Studio Universitario.
Da lunedì quindi tre mostre fotografiche sono state inaugurate in tre diverse sedi dell’Ateneo: “Nuove famiglie”, curata da ArciLesbica, presso la facoltà di Scienze (polo Fibonacci ex-Marzotto), “Pisa ’79” presso il Palazzo della Sapienza e infine“FeMale Loves” nell’atrio della facoltà di lettere; quest’ultima ha visto i contributi di diversi giovani fotografi non professionisti, fra cui Margherita Guerri, che ha curato anche una sezione personale, Laura Zulian, Laura Grammatico, Alessandro Benucci, Sara Baldinacci, Anna Lucia Esposito.
In questi cinque giorni sono stati presentati due documentari e due film, sono state fatte letture di testi teatrali e di libri, sono stati presentati libri a tema e soprattutto gli Atti del convegno “La storia che non c’era. Il movimento delle lesbiche in Italia”.
Evento particolarmente significativo dal punto di vista accademico è stata la prima Conferenza di Studi di Genere “Omosessualità Femminile nella cultura Italiana”; un tema, questo, che sembra ancora difficile da trattare nelle università italiane, mentre la conferenza ha visto l’intervento di studiosi provenienti da tutto il mondo: dall’Australia al Canada i relatori si sono susseguiti in una serrata serie di interventi interessanti e strettamente connessi fra loro. Il programma della conferenza e gli abstracts dei contributi, di argomento storico, storico-artistico e letterario, sono disponibili sul sito e già si pensa a pubblicarne gli atti. Inoltre sono aperte le selezioni per gli interventi della prossima giornata di studi, che dovrebbe tenersi l’anno prossimo.
Questa lunga serie di eventi non è stata affatto turbata da un piccolo episodio omofobico: la mostra fotografica presso il Polo Fibonacci è stata presa di mira da un piccolo gruppo di neofascisti. L’evento è talmente vergognoso e insignificante che non varrebbe la pena nemmeno di essere citato.
Allinclusive si chiude quindi stasera con una festa universitaria, ma speriamo che sia solamente un arrivederci all’anno prossimo, le cui iniziative sono già in cantiere.
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