Divertimento e sobrietà. Finalmente nelle sale l’ultimo film di Woody Allen
Durata 94 min.
USA, Spagna 2011
Di Woody Allen
Con Owen Wilson, Rachel Adamns, Michael Sheen, Nina Arianda, Kurt Fueller
Ultimo film di Woody Allen, Midnight in Paris è stato presentato in apertura durante l’ultima edizione del Festival di Cannes ed è approdato finalmente lo scorso 2 dicembre nelle sale italiane. Solito humor tagliente, solita ironia velata del buon Allen. A cambiare, questa volta, è l’ambientazione: dopo aver perlustrato in largo e in lungo la sua New York e dopo aver attraversato l’Oceano per approdare a Londra (Matchpoint, Scoop!), ora Allen sbarca nella suggestiva Parigi. Avendo anche lui subito la fascinazione della città più romantica del mondo, il regista le rende un omaggio tutto particolare: attraverso la comparsa sulla scena di personaggi emblematici (Tulouse-Lautrec, Hemingway, Picasso, ecc.), ripercorre temporalmente la storia della Paris d’antan, dallo sfavillio bohémien della fin du siècle, a quegli années folles che sono stati gli anni ’20.
Protagonisti di questa commedia sono gli americani Gil (Owen Wilson) e la fidanzata Inez (Rachel McAdams), in vacanza a Parigi con la ricca e conservatrice famiglia di lei. Sceneggiatore hollywoodiano con pretese letterarie, Gil sembra trovare a Parigi l’ispirazione necessaria per portare a compimento il suo romanzo d’esordio, momentaneamente in una fase di stallo. Costantemente scoraggiato dall’ambiziosa futura sposa Inez, ridicolizzato dagli altri amici (l’intellettualoide Paul, interpretato da Michael Sheen, si scoprirà anche amante della bella Inez), Gil si scopre misteriosamente trasportato ogni sera, allo scoccare della mezzanotte, in un’altra dimensione. E’ la Parigi degli anni ’20, l’”Epoca d’Oro”, in cui Gil si può finalmente rifare per le frustrazioni del quotidiano: da un locale all’altro in compagnia dei Fitzgerald, ballando al ritmo di Cole Porter, chiacchierando di letteratura con Hemingway, prendendosi una cotta per l’amante di Picasso. Il potere dei ruggenti anni ’20. E non finisce qui: grazie ad un gioco di spostamento temporale sapientemente orchestrato, il regista crea un racconto nel racconto, sposta i piani diegetici e rende la storia di Gil cornice di un’altra storia traslata sul piano temporale (questa volta siamo catapultati nella Parigi di fine ‘800, nella Belle époque), fino a tornare al presente, di cui il protagonista riesce finalmente a riappropriarsi, mettendo a posto la sua vita, trovando una sua dimensione.
Curiosità. Uscito da pochi giorni nelle sale italiane, il film è già un caso: ha immediatamente sbancato i botteghini, scalzando incredibilmente vampiri e licantropi, e stabilendo un record: ben 2.203.671 euro in appena 3 giorni. Senza dubbio l’incasso più elevato per un film di Allen nel nostro “stivale”. Da segnalare, il cammeo della première Dame di Francia nel ruolo di una guida turistica. Altra curiosità: il set fu galeotto per la McAdams e Sheen. Stando ai rumors, i due fanno coppia fissa da un po’.