Cinema, un topo alla conquista del mondo in “The tale of despereaux”
Ancora un topo protagonista della sfida tra i giganti dei cartoon. Dopo il ‘Ratatouille’ della Disney-Pixar, la Universal risponde con ‘The Tale of Despereaux’, diretto dai britannici Sam Fell (già regista di ‘Giù per il tubo’) e Rob Stevenhagen, nelle sale americane a Natale e a febbraio in Europa.
Sorta di incrocio tra Dumbo ed Errol Flynn, Despereaux è un topolino idealista e coraggioso che non ha coscienza delle proprie dimensioni, non solo rispetto agli esseri umani, ma anche alla sua razza.
Fin dalla nascita, con grande preoccupazione dei genitori, dimostra di avere talento e un’intelligenza al di sopra della media e soprattutto una scarsa percezione della realtà. Il topolino infatti non conosce la paura, nulla lo spaventa: che abbia la forma di un coltello oppure di un enorme gatto, e questo nel mondo di Despereaux è praticamente un reato.
Tratto dal libro di Kate DiCamillo, bestseller in America, il cartone ha un cast di voci stellare, tra cui Dustin Hoffman e Matthew Broderick. Per realizzarlo, spiega Sam Fell, si sono ispirati ai grandi artisti europei.
‘Despereaux’ contiene infatti citazioni colte, cinematografiche e pittoriche, da Dumbo al ‘Gladiatore’ ai quadri del Mantegna e alle fiabe del danese Hans Christian Andersen, ma è una favola per tutti, appassionante e molto divertente, con un pizzico di suspense. Bandito dal suo paese per aver parlato con un essere umano (una principessa infelice), Despereaux viene prima imprigionato poi dato in pasto a cattivissimi ratti. Un topo di buon cuore (Roscuro, doppiato da Dustin Hoffman) lo aiuterà a compiere la sua impresa, anche se la strada per salvare la principessa sarà lunga e piena di pericoli.