Beverly Hills Chihuahua, di Raja Gosnell
Tra pochi giorni arriveranno sugli schermi italiani le avventure di Chloe e Papi, i simpatici cagnolini protagonisti dell’ultima produzione firmata Disney.
Il regista Raja Gosnell torna a lavorare con i cani dopo avere diretto le pellicole “Scooby-Doo” e “Scooby-Doo 2 – Mostri scatenati”.
Chloe, viziatissima chihuahua che pensa di avere il mondo alle proprie zampe, vive nella lussuosa Beverly Hills con la sua padrona Viv. Ma Viv, come tutti i ricchi di Beverly Hills, ha mille impegni, e si ritrova ad affidare la cagnetta a sua nipote Rachel, che, senza farsi troppe remore, accetta un invito in Messico portandosi appresso Chloe.
Complice la “movida” messicana, Rachel smarrisce Chloe che si ritrova a dover affrontare un modo che non conosce, pieno di insidie alle quali non è di certo preparata!
Ad aiutarla ci sarà Papi, il chihuahua del giardiniere di Viv, l’altro splendido protagonista di questo film nato e creato per i bambini.
Che poi possa essere data un’altra chiave di lettura, molto più adulta, è un altro paio di maniche: tutto il dorato mondo di Chloe, tutti i suoi accessori e vizi, sono lo stereotipo di quello che potremmo chiamare “dimensione Paris Hilton”, dove tutto – o quasi – è spreco, superfluo e luccicante; dove le classi sociali umane sono rappresentate, come in uno specchio, dalle caste canine, delle quali Chloe e Papi sono fatti rappresentanti. Ma forse tutte queste riflessioni sociologiche dovrebbero essere abbandonate a favore di una visione più semplice e meno amara, più infantile, capace di fermarsi alla distinzione netta tra buoni e cattivi, di ridere degli inseguimenti e delle fughe rocambolesche e di credere ancora nel lieto fine.