Amen, di Baustelle (2008)
È uscito il 1 febbraio il quarto album dei Baustelle, intitolato “Amen”, anticipato dal singolo “Charlie Fa Surf”, ispirato ad una provocatoria installazione di Maurizio Cattelan, intitolata “Charlie Don’t Surf” (1997), nella quale un bambino è inchiodato con le matite al banco di scuola. Ma quella di Cattelan non è la sola citazione “dotta” fra le quindici nuove tracce che compongono l’album.
I Baustelle sono capaci di suonare un pop melodico, dalle atmosfere vagamente retrò, tanto rassicurante nelle sonorità quanto spiazzante nei testi, che affondano le radici nella tradizione cantautorale più impegnata. In “Amen” c’è spazio per Baudelaire, Caravaggio, Luigi Tenco, Modigliani, Rohmer, Bach, ma anche per Alfredino Rampi, Cossiga, Platini, Forlani.
Numerose le collaborazioni, nel nuovo lavoro dei Baustelle: Sergio Carnevale (ex Bluvertigo), la poetessa Francesca Genti, il compositore e direttore d’orchestra Alessandro Alessandroni, l’arpista Beatrice Martini e molti altri.
La band, formatasi negli anni Novanta a Siena, si è proposta sulla scena musicale italiana nel 2000 con un primo album autoprodotto, “Il Sussidiario Illustrato Della Giovinezza”, che ha segnalato i Baustelle fra i gruppi indie-pop più interessanti.
Tre anni dopo il gruppo è uscito con “La Moda Del Lento”, disco pop assai più raffinato dalle forti connotazioni elettroniche, ma sempre contraddistinto da testi ricercati e di grande liricità.
Con la Warner Records, i Baustelle escono poi nel 2005 con “La Malavita”, album molto lontano dal sound lo-fi delle prime prove, ma primo vero successo commerciale della band.
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