A Piacenza le “Giornate dell’Osservatorio: Audiovisione, sperimentazioni e ricerche”
Domani, 20 giugno, per il secondo anno consecutivo, l’Urban Center, il centro polifunzionale realizzato all’interno degli ambienti ristrutturati dell’ex Macello Comunale di Piacenza, ospiterà “Giornate dell’Osservatorio: Audiovisione, sperimentazioni e ricerche”, un convegno internazionale sul rapporto tra nuove forme artistiche legate ad audio e video e gli spazi pubblici. A proporre la giornata di studi sarà l’Osservatorio Public Art, struttura multidisciplinare di ricerca, formazione e servizio attorno al tema dell’arte negli ambienti urbani, inserita all’interno della Facoltà di Architettura della Sede piacentina del Politecnico di Milano.
La giornata, curata da Emilio Fantin con la collaborazione di Ricciarda Belgiojoso, prevede una serie di incontri teorici e analisi di casi studio, presentati da importanti relatori nazionali e internazionali provenienti dal mondo delle nuove esperienze artistiche metropolitane sia da quello accademico. Si parlerà di sperimentazione sonora contemporanea attraverso una riflessione sulla contaminazione tra le arti visive e musica. L’arte e la sua percezione sonora sarà affrontata anche in termini scientifici con la discussione sull’origine cosmica del suono, argomento approfondito nell’ambito delle recenti ricerche sulla materia oscura condotte al Fermilab.
Per l’occasione nel pomeriggio Emilio Fantin in collaborazione con la sound artist Laurie Schwartz presenteranno l’installazione site specific: “The traces. Audiovisual Installation: Prima venne lo spazio”, un percorso sonoro-visivo in cui saranno presentate le interpretazioni (fantasie) delle voci degli animali passati da uno spazio (ex macello) forse pensando a tempi più felici (possono le mucche essere felici?). Registrati da strumenti acustici, sarano diffusi da varie sorgenti sonore disposte nello spazio. Ogni gesto musicale è unico. Le immagini, raccolte durante alcune camminate in montagna, sono affascinanti architetture che parlano di altri luoghi, di altre vite, forse dei sogni delle mucche (ma possono le mucche sognare?).
L’evento si inserisce all’interno del ricco programma di eventi a dedicati alle sperimentazioni sull’arte contemporanea che l’Agenzia di Sviluppo Quartiere Roma sta portando avanti in Quartiere Roma, grazie al progetto M.U.S.A.: Movimento Urbano Sviluppo & Arte.