Come tu mi vuoi, di Volfango De Biasi
Opera prima di Volfango De Biasi, “Come tu mi vuoi” ci racconta l’ennesima storia in bilico tra Cenerentola e Il brutto anatroccolo. Lei, Giada, è una “sfigata”: studentessa universitaria modello, con curriculum eccellente, bruttina, naturalmente con occhiali da vista con montatura improponibile. Non sa cosa sia una festa e per pagarsi gli studi lavora in una trattoria e impartisce ripetizioni ai compagni meno brillanti.
Fra questi c’è anche Riccardo: mantenuto da mamma e papà, interessato più a fare baldoria che a preparare un esame, vestito all’ultima moda e con una vita sociale più che piena.
Complici le ore passate sui libri assime, i due ragazzi si innamorano.
Ma Giada è costretta a barattare il proprio “essere” per l’ “apparire” di Riccardo e del suo mondo, altrimenti inaccessibile per lei.
Vaporidis ancora insieme alla Capotondi, ma questa volta i ruoli sono invertiti: se in “Notte prima degli esami” era lui a correrle appresso, questa volta la situazione è un po’ cambiata.
Ma cambiata solo un pò: infatti cambiano i personaggi, cambiano i nomi, ma quella di De Biasi rimane l’ennesima prova da annoverare fra i vari “3 metri sopra il cielo”, “Ho voglia di te” e simili.