“Il confine evanescente” in mostra
L’interessante saggio edito da Electa nel dicembre scorso, “Il confine evanescente. Arte italiana 1960-2010”, a cura di Gabriele Guercio e Anna Mattirolo, dà origine (e nome) ad una mostra, curata dagli stessi autori, ospitata dalla Galleria 4 del MAXXI di Roma fino al 10 ottobre.
La mostra intende evidenziare la molteplicità di voci e sguardi che caratterizzano l’arte italiana degli ultimi decenni e il “confine evanescente” che li separa, con una selezione di opere di Sandro Chia, Francesco Clemente, Enzo Cucchi, Nicola De Maria e Mimmo Paladino, Favaretto, Mario Airò, Francesco Vezzoli, Alessandra Tesi, Eva Marisaldi, Margherita Manzelli, Alessandro Pessoli, tutte appartenenti alla collezione permanente del museo, per fornire una lettura dell’arte italiana degli ultimi trent’anni.
Il libro, curato appunto da Gabriele Guercio e Anna Mattirolo, insieme a Brooks Adams, Stefano Chiodi, Ester Coen e molti altri nomi autorevoli, ambisce ad essere uno strumento di riferimento per lo studio dell’arte italiana contemporanea attraverso la presentazione di una miscellanea di testi inediti.
Gli argomenti e i temi affrontati dal libro comprendono un periodo di circa cinquant’anni, dagli anni 1960 fino al presente, e offrono al lettore un ampio panorama di idee, dibattiti, approcci e punti di vista.
Benché copra un arco di tempo delimitato, la raccolta di testi non mira a ricostruire una storia progressiva di tendenze, gruppi di artisti e opere.
Anzi, la presenza di contributi diversi produce l’effetto caleidoscopico di più storie o narrazioni che variamente descrivono l’insieme degli eventi e oggetti che costituisce il mutevole referente dell’intero volume.