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Drag me to hell

drag-me-to-hell-20090106061124590_640wTerminata la trilogia di Spider man Sam Raimi torna al suo grande amore, l’horror, genere che, agli inizi degli anni ‘80 ha contribuito ad innovare grazie a capolavori come La casa e La casa 2 (Evil dead 1 e 2), nei quali il talento visionario, la creatività e il gusto per l’umorismo nero si sprecavano. Ebbene, dopo tanto, ecco Drag me to hell che narra le vicende della giovane impiegata di banca Christine (Alison Lohman) che, per fare colpo sul suo capo, nega un prestito alla signora Ganush, di origine gitane. La signora non reagisce bene alla cosa e le scaglia una tremenda maledizione che renderà la vita di Christine un inferno. Disperata e creduta pazza dal fidanzato (Justin Long) dovrà trovare la soluzione imbarcandosi in un viaggio nel soprannaturale.

Sam e Ivan Raimi, che insieme hanno scritto il film dicono: “Mentre stavamo scrivendo Darkman nel 1989, io e mio fratello decidemmo di scrivere anche un breve racconto horror, che abbiamo poi trasformato, allungandolo, in Drag Me To Hell a metà degli anni ‘90. All’epoca eravamo entrambi molto impegnati in altri progetti e non avevamo la possibilità di continuare a lavorarci su. Poi sono arrivati i film di Spider-Man, ed è stato solo quando ho completato la serie che mi sono reso conto che volevo tornare a girare un thriller”.  Dall’11 settembre gli appassionati italiani potranno finalmente vedere se il nostro regista ha ancora la stoffa per farci rabbrividire in sala.

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