Scusa ma ti chiamo amore, di Federico Moccia
E’ uscito lo scorso venerdì, 25 gennaio 2008, la trasposizione cinematografica dell’ultimo libro di Federico Moccia (che tra l’altro è anche regista della pellicola). Dopo “3msc: tre metri sopra il cielo” e “Ho voglia di te” un’altra storia d’amore complicata che sembra aver fatto centro, ancora una volta, nell’immaginario delle under 18 – ma non solo a giudicare dal pubblico in sala .
Protagonisti sono la bella e ancora minorenne Niki (al secolo Michela Quattrociocche), studentessa quasi diciottenne, che si divide fra interrogazioni e amiche del cuore, e il più maturo Alex, pubblicitario di trentasette anni interpretato da Raul Bova.
Complice uno scontro automobilistico – per la precisione tra l’auto di lui e il motorino di lei – i due finiscono con l’intrecciare le loro vite e soprattutto i loro due mondi tanto diversi…
Film semplice indirizzato ad un pubblico giovane e anche un po’ ingenuo, che prova a farci credere ancora un po’ al “C’era una volta” e soprattutto al “vissero felici e contenti…”.
Non è un capolavoro della cinematografia, nè per la caratterizzazione dei personaggi, poco realistici, nè per l’originalità della storia, nè tantomeno per la sua veridicità. Ma l’obiettivo principe è già stato raggiunto ancor prima dell’uscita del prodotto: infatti sia libro che film fra le adolescenti sono già un cult.
Un’ultima nota per quanto riguarda la colonna sonora del film: scaricato una volta per tutte il veterano Tiziano Ferro (interprete dei brani portanti dei due film precedenti, rispettivamente: “Sere nere” per Tre metri sopra il cielo e “Ti scatterò una foto” per Ho voglia di te) questa volta lo spazio è dedicato agli Zero Assoluto, che cantano “Quello che mi davi tu” e sono anche protagonisti del concerto dove Niki trascina Alex.